SALERNO – La XVII edizione dei Concerti d’Estate si avvia al termine: ecco il penultimo appuntamento in programma domenica 3 agosto alle 21, con ingresso libero, sul palcoscenico di Villa Guariglia, dove salirà il Quintetto Concentus, una formazione composta dalle prime parti del teatro “V.Bellini” di Catania, che schiera Aldo Ferrente e Antonio De Simone al violino, Vincenzo Di Ruggiero alla viola, Marco Bologna al cello e Angelo Palmieri all’oboe.
Il Quintetto Concentus proporrà un particolare percorso tra le più amate colonne sonore, “Cinema Serenade”.
La performance sarà inaugurata da “Libertango” di Astor Piazzolla con il suo lirismo allentato e dolente, talora fino alla rarefazione, e picchi di alta drammaticità e forza penetrativa.
Seguirà il “Gran valzer brillante” di Giuseppe Verdi, tratto dalla sequenza del ballo di Il Gattopardo, musica a suo tempo dedicata dal Maestro alla contessa Maffei.
Il manoscritto originale era stato acquistato in una libreria antiquaria romana da Mario Serandrei, montatore del film e amico sia di Visconti che di Rota, e regalato al registaa partitura per pianoforte; successivamente fuorchestrata da Rota per piccolo ensemble e utilizzata per le evoluzioni in a solo di Fabrizio e Angelica.
Ed ecco il Gershwin di “Porgy & Bess” evocante le immagini di Otto Preminger, che riprese l’opera, da cui ascolteremo la celeberrima lullaby “Summertime” che suona come una canzone popolare grazie all’uso reiterato della scala pentatonica Do-Re-Mi-Sol-La con una lenta progressione armonica infarcita di blue notes.
L’oboista Angelo Palmieri potrà esprimere la resurrezione di speranza e gioia e l’inversione del tempo che è alla base di “Gabriel’s Oboe”, tema notissimo di Mission, firmato da Ennio Morricone, che grazie alla conversione di De Niro può finalmente scorrere senza paura, con gli archi a rivelare un incastro di ritmi solo apparentemente semplici.
Lo stile di Nino Rota non sarà espresso solo col valzer di Il Gattopardo, ma anche con una serie di musiche di balli in voga nella metà dell’800, come Mazurka, Polka, Quadriglia, Controdanza, Galop.
L’omaggio a Rota terminerà con il Valzer del commiato nel personalissimo arrangiamento eseguito con finissima strumentazione che il Quintetto Concentus ha scelto per il pubblico dei Concerti d’Estate, prima di ritornare al Morricone di “Nuovo Cinema Paradiso” con un medley dei temi dalla emozionante vena nostalgica.
Ancora Gershwin con il blues dal “An American in Paris” e le indimenticabili immagini dell’incontro di Gene Kelly e Cyd Charisse, nel film di Vincent Minnelli un momento magico per liricità espressa e per l’enorme potere evocativo sprigionato da questa sorta di incantato e sognante notturno.
Correva l’anno 1959 quando il direttore del teatro Old Vic di Londra volle proprio il giovane Franco Zeffirelli per allestire “Romeo e Giulietta”. Il regista fiorentino sconvolse inizialmente critica e pubblico portando in scena una compagnia tutta giovane realizzando un Romeo e Giulietta anticipatore dei tempi della swinging London.
Di grana finissima la colonna sonora firmata da Nino Rota in cui sceglie di ripercorrere, con una preziosità delicatissima, la stroficità modale delle canzoni a ballo rinascimentali, ritrovando quel senso della festa teatrale che aveva già espresso nel teatro lirico con sottigliezza lieve e ironia.
Il più famoso ragtime di Scott Joplin, “The Enterteiner”, dall’ironica e forte dinamicità ci farà rivivere la grande truffa di “La Stangata”, prima di ascoltare il tema di “Colazione da Tiffany” , l’estatica melodia di Moon River, firmata da Henry Mancini.
Con “Oblivion”, dolcissimo, struggente, in cui il ritmo serrato della danza lascia spazio ad una melodia lirica e introspettiva, ritorneremo ad Astor Piazzolla, stavolta compositore della colonna sonora del film “Enrico IV” di Marco Bellocchio, continuando sulla strada del tango, stavolta “prima maniera” con “Por una cabeza” di Carlitos Gardel, tema di “Scent of Woman” di Brest.
Ancora Morricone stavolta quello assoluto di “Once upon a time in America”, in cui la musica leggera americana tradizionale è riletta in chiave moderna con effetti ambientali di forte incidenza drammatica.
Lieto fine con la rumbetta di Nicola Piovani da “La vita è bella” e la “Colonel Bogey March”, la marcia popolare scritta nel 1914 dal tenente F.J. Ricketts, capobanda dell’esercito britannico che divenne in seguito direttore della Royal Marines a Plymouth. Dal momento che il personale di servizio non era incoraggiato ad avere vita professionale al di fuori delle forze armate, Ricketts pubblicò “Colonel Bogey” e altre sue composizioni con lo pseudonimo di Kenneth Alford che ritroviamo “fischiata” nel film “Il ponte sul fiume Kwai”.
Parallelamente ai concerti, si terrà la Mappa del Gusto, il format nato con il festival ed organizzato con la preziosa collaborazione della Coldiretti di Salerno che mette in campo i ristoranti del territorio per la preparazione di un menù dedicato, realizzato utilizzando solo prodotti d’eccellenza del territorio, fondendosi con l’edizione 2014 del progetto di Campagna Amica “Colti e mangiati”.
ll festival quest’anno è il capofila degli eventi cofinanziati con PO FESR Campania 2007 – 2013 Ob. O. 1.12 con DD.GR. n.197/2013 e n.692/2013: La Scoperta della Campania – Sessione “Giugno 2014 – Gennaio 2015” . I “Concerti d’estate di Villa Guariglia”, che rientrano nel PO FESR Campania 2007 – 2013 Ob. O. 1.12 , si avvalgono anche del contributo ed il patrocinio del Comune di Vietri sul Mare, della Provincia di Salerno, della Camera di Commercio di Salerno, della Coldiretti Salerno, dell’EPT, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, del Gal Casacastra e del Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno.