BUCCINO (SALERNO) – Una festa per la famiglia. Una vera e propria occasione per riscoprire la storia romana, per grandi e piccoli, in uno scenario mozzafiato a due passi da casa.
A Buccino, borgo che fu romano, dal 16 al 18 agosto la Proloco, presieduta da Marcello Nardiello, con il patrocinio morale dell’Amministrazione comunale presenta la 36esima edizione di “Historiae Volceianae”, che anche in questa edizione vede la collaborazione della Legio I Italica, per un tuffo nella vita quotidiana della gente buccinese ai tempi dei romani.
Lo spunto è la vita di Brutia Crispina, sfortunata sposa dell’imperatore Commodo; viene rievocato lo sfarzoso matrimonio, evento attorno al quale, si ricostruisce la vita quotidiana dell’epoca.
Con Commodo, reso noto dal film “Il gladiatore”, Brutia Crispina, bellissima figlia di Caio Brutio Presente, non ebbe un matrimonio felice: accusata di tradimento, venne esiliata insieme a sua madre a Capri. Infine, fu uccisa per ordine del crudele Commodo.
Molte le novità di quest’anno, tra le più succulente, all’interno dei percorsi con gli Artigiani della Materia, sarà possibile accaparrarsi un’antica moneta, quella che batteva l’antica Volcei, fedelmente riprodotta “in diretta” nel corso della manifestazione.
Oltre a questa gustosa novità culturale, anche il palato sarà soddisfatto da pietanze della cucina romana, ricavate dal ricettario del grande gastronomo Apicio, come la «Conchiglia di piselli secondo Commodo».
Il programma è molto ricco: non solo il rifacimento della moneta, ma saranno allestiti anche laboratori di tessuti, per la manifattura del gladio, del bronzo, di gioielli arcaici, degli archi, degli antichi profumi, del vetro, dell’argilla, della pelle e del cuoio, dei giocattoli.
Ma gli Artigiani della Materia proporranno anche la ricostruzione di un antico thermopolium, un luogo di ristoro dove era possibile acquistare cibi pronti per il consumo.
Saranno costruiti e quindi visibili modellini di armi di assedio, ci sarà la farmacopea/erborista, il vasaio, saranno rifatti piccoli mosaici e affreschi, e addirittura le calzature.
La storia di Volcei, l’antica Buccino, è quella di una cittadina che in epoca romana, oltre a battere moneta era una sede amministrativa del circondario, divenuta importante anche per la sua posizione geografica, che domina a volo d’uccello tutta la piana.
Numerose dunque le domus patrizie, le sepolture che testimoniano la presenza di una cittadina romana molto sviluppata i cui resti sono raccolti nel Museo “Marcello Gigante”, intitolato all’archeologo di spessore internazionale cui Buccino ha dato i natali.
Tra i pezzi pregiati del Museo il corredo degli ori, che da Londra a Ercolano, fa il giro del mondo, il vaso di Assteas, la cintura dell’armatura di un militare, in cui è visibile il segno della spada che la trafisse.
Buccino rappresenta inoltre, uno dei rari Musei a cielo aperto, con tutto il centro storico riemerso a strati sotto le case moderne, dopo il terremoto del 1980.
C’è più di un motivo perciò per visitare Buccino, non solo nei tre giorni dedicati alle Historiae: la città è anche famosa per la produzione di olio DOP, manufatto tipico delle colline del Salernitano. E forse non tutti sanno che da un allevamento di asine e dal loro prezioso latte si producono unguenti e creme.
Buccino, terra di storia, di aria buona e di sorprese tutta da scoprire …