NAPOLI – Direttamente dal Teatro Totò, nell’ambito della rassegna “Ridere”, al Maschio Angioino si svolge il XXV Festival del Teatro Comico e del Cabaret.
Presentato dal Comune di Napoli- Assessorato alla Cultura e al Turismo è cominciato il 7 agosto e si concluderà il 6 settembre, concludendosi domenica 7 al cortile di San Domenico Maggiore.
La rassegna animerà la Città con una serie di eventi di cabaret, di musica, performance, mostre e visite guidate.
In programma per martedì 12 agosto il recital di Diego Sanchez “Stasera canto io”.
Al traguardo dei suoi primi 40 anni di vita che coincidono con i suoi primi 25 anni di carriera, Diego Sanchez vuole ripercorrere con questo spettacolo le fasi salienti della sua vita. Quale miglior modo se non farlo attraverso la musica e le canzoni che hanno accompagnato Diego nei suoi vari percorsi. Non mancheranno momenti di comicità: Diego è un one man show d’altri tempi.
Il successivo appuntamento è fissato il 13 agosto con i 3 Soprani Anna Caso, Nunzia D’Alessio e Angela Gragnaniello con al piano il Maestro Antonello Cascone.
Da giovedì 14 a sabato 16 agosto in scena Vittorio Marsiglia in “Isso, essa e ‘o malamente” con Lucio Bastolla, Barbara Corcione, Saverio Mattei.
Tipico triangolo della classica sceneggiata napoletana. Lo spettacolo consiste nella pseudo rappresentazione dei momenti salienti di una sceneggiata e racconta la storia di Isso, marito onesto e lavoratore innamorato di Essa, moglie fedifraga, bella e provocante che ha una tresca con ‘o malamente, guappo, lesto di coltello e sciupafemmine. La trovata sta nel porre al lato della scena un cultore di questa arte povera; il Pubblico – rappresentato da Vittorio Marsiglia – che tifa, suggerisce, interviene, consigliando agli attori il modo di comportarsi, dando sfogo ai suoi umori e malumori.
“Isso, essa e ’o malamente” è uno spettacolo diventato ormai un classico, dove il dramma della gelosia e la corale partecipazione del pubblico ha sapore un po’ retrò.
In questo caso, è riproposto in chiave ironica, e ridicolizzando atteggiamenti e luoghi comuni crea una situazione paradossale. La satira del primo tempo, si condensa nel secondo tempo nella Macchietta, la canzoncina da siparietto nata come puro e semplice intrattenimento per un pubblico impaziente di applaudire il suo beniamino.
Dopo Nicola Maldacea, l’eredità passò a Nino Taranto e poi a Vittorio Marsiglia che è tuttora il tratteggiatore di profili ad acquerello, fra la complicità e la presa in giro, pescando a piene mani tra i tipi e le figure che oggi popolano una società dove tutto fa spettacolo.
La regia dello spettacolo è di Giancarlo Nicotra
Il 17 agosto sarà la volta di Stefano Sarcinelli e Francesco Paolantoni in “Basta”
Il 21 e 22 agosto alla ribalta Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” con Roberto Capasso e Pino Mosca.
«Il pubblico a teatro vuole divertirsi …»; « Il pubblico a teatro vuole distrarsi…»; «Il pubblico a teatro non vuole pensare …» Questi sono gli imperativi categorici rivolto ad un artista che si accinge a salire sul palco.
Per quel che riguarda il divertimento e la distrazione nulla da eccepire: è indubbio che un artista tenda a questo, ma chi calca il palcoscenico a volte si pone anche un ragionevole dubbio : è il pubblico stesso a manifestare sia pure in maniera non diretta il suo bisogno di non voler pensare, o dietro tale affermazione si nasconde un fine molto più subdolo , e cioè che in realtà il pubblico non ” deve ” pensare?
In ” Se permettete vorrei andare oltre ” Schettino si concede nel suo immaginario uno spettacolo dinanzi ad un pubblico ideale, dove la scaletta non viene decisa in base a quello che il pubblico vorrebbe o più verosimilmente ” dovrebbe ” ascoltare, bensì è l’artista stesso a decidere gli argomenti senza farsi influenzare, convinto che si può andare oltre almeno per una serata.
Sarà il pubblico alla fine con il suo insindacabile giudizio a decretare quanto sia vera o falsa l’affermazione che ” non vuol pensare “.
A spezzare quest’incantesimo di volta in volta interverranno un direttore di scena – interpretato da Roberto Capasso – ed un ammiratore un po’ troppo invadente -Giuseppe Mosca – che nonostante i vari e ripetuti tentativi non riusciranno però ad impedire all’artista di portare a termine la sua performance dinanzi al suo pubblico ideale.
Il 23 e 24 agosto Benedetto Casillo in “Nu mese ‘o ffrisco”
di Paola Riccora, adattamento e regia di Benedetto Casillo, con Patrizia Capuano – Angelo Murano – Gennaro Morrone |
L’autrice Paola Riccora è autrice di testi teatrali lievi, giocosi e genuino.
“Nu mese ‘o ffrisco” fu rappresentato per la prima volta nel 1916 al Teatro Nuovo, e negli anni ‘70 l’indimenticabile Luisa Conte ne fece uno dei suoi cavalli di battaglia.
Ora lo riporta in scena Benedetto Casillo, appassionato cultore della tradizione teatrale partenopea con una rivisitazione assolutamente rispettosa dello spirito originario del testo antico.
Qualche guizzo di fantasia personale, battute fulminanti, ritmi un po’ più serrati. Il tutto con gusto, sobrietà, eleganza. Senza cadute di stile.
Una storia semplice semplice, per ridere come si rideva una volta: Enrico Carotenuto, pittoresco commerciante, inventore di una pomata insetticida di sicuro effetto, condannato per aver schiaffeggiato una maschera di un teatro cittadino, dove si è recato di nascosto con una sua amante, riesce a farsi sostituire in prigione da un amico squattrinato, mentre egli se ne va opportunamente in vacanza con la sua famiglia. Ma la vicenda si complica. L’amico ne combina di tutti i colori. La suocera di Enrico si fidanza col giudice che lo ha condannato, e poi … ancora tante risate per trascorrere due ore di buon divertimento.
Tutti gli spettacoli della rassegna“L’Estate a Napoli 2014 – Sole, Luna e Talia” iniziano alle 21.30.
Il costo del biglietto è di 12 euro per il posto unico numerato.