La Festa di san Rocco

San Rocco_FrigentoFRIGENTO (AVELLINO) – Nella ricorrenza della festività di San Rocco sabato 16 agosto si è tenuta la tradizionale processione del pellegrino di Montpellier, patrono del mondo contadino e degli animali, nonchè grande propugnatore della solidarietà umana e della carità cristiana.
La festa è cominciata con la celebrazione della santa messa solenne nella settecentesca ex cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, più volte distrutta dagli eventi sismici che nelle diverse epoche hanno colpito l’area, e più volte scientemente e sapientemente ricostruita.
Il sacro rito, animato dalla Schola cantorum, è stato presieduto da padre Massimiliano, guardiano del convento della Madonna del Buon Consiglio dei Frati Francescani dell’Immacolata, assistito all’altare da don Pietro, parroco della chiesa parrocchiale frigentina.
Conclusa la celebrazione liturgica il simulacro del Santo è stato portato in processione lungo le strade del paese, seguito dalle locali autorità civili e militari e da numerosi fedeli.
Secondo un rituale risalente alla seconda metà dell’Ottocento, la sacra immagine del protettore del comune dell’Alta Irpinia è stata preceduta da alcune donne che portavano sul capo i tradizionali mezzetti.
Frigento_mezzetti
Il mezzetto, antico strumento di misura per le derrate, dalla capacità, colmo raso, di circa 21,5 kg di cariossidi di grano, è un recipiente a forma cilindrica, in ferro o doghe di legno, tenute insieme da leggeri anelli di ferro.
Al termine delle grandi fatiche profuse nei campi nelle precedenti settimane, i contadini per ringraziare il Santo dalla protezione accordata al raccolto, erano soliti offrire alla parrocchia un mezzetto di grano, simbolo di abbondanza. Da questo grano, a cura del parroco pro-tempore veniva ricavata farina da devolvere caritatevolmente ai meno abbienti.
Come da tradizione, trasmessa di generazione in generazione, i mezzetti artisticamente e finemente ornati sono stati realizzati intrecciando culmi o paglia di grano, nastri colorati, fiori freschi o finti.
Al termine della processione, rientrata la statua nell’antica cappella consacrata al Santo, riposti i mezzetti, è stato dato corso alla consegna di medaglia ricordo alle autrici delle singole composizioni. Frigento1
Sempre quale ringraziamento a San Rocco per il buon raccolto ottenuto, i contadini del tempo passato affiancavano ai mezzetti la preparazione dei carri covoni. Con parte del grano mietuto, abilmente intrecciato e posizionato, addobbavano un carretto riempito di cariossidi, ovvero le spighe mature, da offrire in dono al Santo. L’indomani della festa, anche il grano usato per la decorazione veniva trebbiato e destinato a opere di carità.
I carri, com’è solito da quando è stata ripresa la loro preparazione, sono stati sistemati davanti alla Chiesa del Purgatorio, per essere ammirati dai fedeli e dai visitatori. Frigento_carri

Stanislao Scognamiglio