Novus Ordo Seclorum Annuit Coeptis

Liberty-statue-from-belowUn uomo giovane proveniente dall’Italia, il 4 luglio 1977, giorno dell’Indipedence Day, a 22 anni approdò a New York guardando con ammirazione la Statua simbolo della Libertà internazionale.
Poi si recò nel Sud Dakota per vedere le sculture dei presidenti sulla montagna sacra di Mount Rushmore. Qualche giorno dopo lesse la copia della Costituzione gli Stati Uniti d’America, le 13 ex colonie che si erano ribellate ed affrancate dal giogo coloniale inglese.
Mount_Rushmore
La rivolta iniziò a Boston, Massachusetts, nel 1773 con il famoso atto di protesta del Boston Tea Party, quando venne gettato in mare il carico di tè dell’East India Company gravato di tasse commerciali dagli inglesi. La proclamazione del Congresso Federale avvenne poi nel 1775 e l’Indipendenza ufficiale nel 1776.Boston Tea Party 1
Il giovane italiano cominciò ad appassionarsi sempre più alla grande storia americana.
Procuratosi dei libri, apprese di un ufficiale della milizia americana al servizio degli Inglesi contro i Pellerossa, l’alfiere George Washington, nato a Bridges Creek, Virginia, il 22 febbraio 1732.
Gilbert_Stuart_Williamstown_Portrait_of_George_WashingtonIniziato nel 1752 alla massoneria americana di diretta derivazione inglese, e innalzato a Maestro Venerabile della loggia cittadina Alexandria di Fredericksburg fino alla sua morte, fu il vero artefice della Rivoluzione americana.
Washington, divenuto generale, ricevette nel 1781 la resa degli Inglesi all’assedio di Yorktown. Dopo i saluti militari scambiati tra assedianti americani e francesi, vennero poi resi gli onori alla guarnigione inglese.
George Washington nel 1789 venne nominato dal Congresso Primo Presidente degli Stati Uniti d’America.
Gli successe il suo vicepresidente, altro padre costituente, John Adams.John Adams
Il terzo presidente U.S.A. fu Thomas Jefferson. Dopo la dichiarazione d’Indipendenza del 1776, il massone Jefferson,anch’egli tra i padri costituenti, pubblicò il suo famoso scritto in cui affermava che la condotta dei fratelli massoni nel mondo, tanto quanto i contenuti delle pubblicazioni della massoneria, avrebbero dovuto sempre tendere a convincere l’umanità che il grande scopo della massoneria stessa è la promozione della felicità e della libertà.Thomas Jefferson
In particolare il giovane viaggiatore napoletano, in visita alla città di Washington D.C., nell’Indipendence Hall del Campidoglio si commosse davanti all’immagine di Benjamin Franklin, il grande statista, scienziato e poliedrico pensatore americano, il massimo teorico dei principi della Costituzione, definito dai suoi connazionali il Primo Americano. Un uomo la cui immaginazione si innalzava « … al di là del sistema di pianeti, al di là delle stesse stelle fisse, fino a quello spazio che in ogni modo è indefinito e mi sembra pieno di soli come il nostro, ognuno circondato dal suo coro di mondi che gli sta girando eternamente intorno … »
Franklin era un uomo che immaginava che l’infinito avesse « … creato molti esseri o dei superiori all’uomo, i quali possano intendere che le sue perfezioni meglio di quanto possiamo fare noi … forse questi dei creati dall’infinito sono immortali, o forse mutano dopo lunghissimi periodi e sono sostituiti da altri …  ciascuno … straordinariamente saggio e buono e potente [sotto] un sole raggiante circondato da tutto un sistema di pianeti magnifico e ammirevole … »
Benjamin FranklinNato nel 1706, Franklin, uomo dai mille ingegni fu tipografo, scrittore; fondò il giornale Pennsylvania gazette e la prima biblioteca pubblica.
Nel 1731, a soli 25 anni, fu iniziato alla massoneria nella Loggia Saint John di Philadelphia, dove ebbe un’ascesa rapida per la sua cultura e intelligenza, tanto che nel 1734 raggiunse il grado di Gran Maestro nella sezione dipendente al tempo dalla Gran Loggia d’Inghilterra di Pennsylvania.
Intorno al 1740 si diede agli studi sull’elettricità, che poi lo portarono all’invenzione del parafulmine, instaurando una corrispondenza epistolare con l’abate Nollet dell’Accademia di Scienze di Parigi e l’abate Beccaria di Torino, i maestri ideali di Galvani, Volta e del giovane Raimondo de Sangro.
Franklin studiò anche agricoltura, agronomia, botanica ed entomologia.
Fu anche politico: nel 1751 venne eletto deputato all’assemblea dell’allora colonia inglese della Pennsylvania. Tra 1773 e 1775 prese parte al Congresso federale americano e nel 1776 collaborò con il fratello massone Jefferson per la stesura della Dichiarazione d’Indipendenza.
Nel 1777 fu Ministro degli Esteri nonché ambasciatore in Francia del governo provvisorio federale, dove incontrò i maggiori illuministi.
La sua missione diplomatica era quella di chiedere l’aiuto militare per le colonie in rivolta contro l’Inghilterra. Ottenne il supporto di una spedizione di 6000 soldati.
Nello stesso periodo si recò a Firenze, ospite del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena.
Venne accolto con i massimi onori massonici sia in Francia, dove prese parte alla cerimonia d’iniziazione di Voltaire, che a Firenze.
Anche a Napoli, venne onorato dal principe Francesco d’Aquino di Caramanico, dal principe Diego Pignatelli d’Aragona e dai Cavalieri Templari.
Dal 1779 al 1781 fu Maestro Venerabile della famosa Loggia Les Neuf Soeurs di Parigi, città nella quale nel 1783 fu tra i firmatari dei trattati di pace tra U.S.A. e Inghilterra.
Nominato  ministro degli Esteri e della Guerra, fu sempre al fianco di George Washington, il giovane generale in capo divenuto il Primo Presidente nel 1789.
Benjamin Franklin morì a Philadelphia nel 1790.
In tempi più recenti, nel 1978, durante l’inaugurazione della Loggia Giustiniano Lebano di Boscoreale, Napoli, il 33, ovvero il maggior grado in massoneria, il professor Nicola Ariano, Maestro della loggia I figli del Vesuvio di Torre Annunziata, in compagnia di suo nipote, proprio quel giovane appassionato della storia degli U.S.A., ormai rientrato in Italia, ricordò nel discorso ai fratelli che i padri della patria e della libertà furono gli ispiratori della rivoluzione francese del 1789 e di quella napoletana nel 1799, come il grande filosofo ed economista napoletano Gaetano Filangieri lo fu per la Costituzione americana.
Gaetano_filangieriFilangieri ebbe infatti una fervida corrispondenza con il fratello John Adams, il secondo presidente e padre costituente.
A loro volta i padri americani ispirarono la riforma massonica internazionale del 1801 di Charleston e l’indipendenza dalla Spagna delle colonie sudamericane del Messico, Bolivia, Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Venezuela.
Ancora, nel 1850 sancirono l’ingresso delle donne in massoneria con la filiazione Stella d’Oriente. Abraham Lincoln, 16esimo presidente, non fu massone ma pare avesse aderito ai Rosacroce, combattè contro lo schiavismo basandosi sugli scritti di Franklin.
I massoni americani furono sempre persone di altissimo rango culturale e politico. La massoneria fu presente nell’Esercito, Marina, Aviazione e Magistratura. Ancora oggi le confraternite dei college americani sono considerate esempi d’onore. E praticamente tutti i presidenti degli Stati Uniti d’America, figli di questa elite, furono massoni …
dollaro americano

Michele Di Iorio