NAPOLI – Il penultimo turno di Europa League regala ai sedicesimi altre due italiane, Inter e Napoli, che, in attesa del Torino, si vanno ad aggiungere alla Fiorentina già qualificata. Pareggi a reti inviolate per Napoli e Torino. Gli azzurri non brillano nel gelo di Praga contro lo Sparta, rischiando più volte di passare in svantaggio. Alla fine però arriva quel punto necessario per la matematica qualificazione. I granata ci provano in tutti i modi a vincere. Giocano a tratti anche una buona gara, ma Ryan, il portiere del Bruges, non ne vuole assolutamente sapere di subire goal. La squadra di Ventura dovrà ora vincere a Copenaghen nell’ultimo turno, per poter accedere ai sedicesimi di finale. A San Siro è scesa in campo invece la prima Inter europea del Mancio bis. I neroazzurri portano a casa tre punti, primo posto e qualificazione, battendo per 2 a 1 gli ucraini del Dnipro. Ospiti in vantaggio al 16’ con Rotan. I nerazzurri rischiano il tracollo ma restano in partita grazie ad Handanovic, che para un rigore a Konoplyanka. Alla mezz’ora arriva il pari di Kuzmanovic, al primo goal in maglia neroazzurra. La ripresa comincia nel peggiore dei modi: dopo venti secondi Rannocchia viene espulso per doppio giallo. La squadra di Mancini, squalificato e sostituito in panchina dal suo collaboratore Nuciari, soffre terribilmente la vivacità degli avversari, che in più di una circostanza sbattono contro il muro alzato da Samir Handanovic, in serata super. Nonostante l’inferiorità numerica l’Inter trova il lampo vincente: Hernanes per Osvaldo, che con un destro preciso e potente, porta i suoi in vantaggio. Un vantaggio che resterà tale fino alla fine, nonostante i numerosi spaventi portati in area neroazzurra dagli ucraini. La Fiorentina, già qualificata, vince a Guingamp per 2 a 1. Dopo tredici minuti i viola sono già avanti di due reti, grazie a Marin e Babacar. In chiusura di primo tempo arriva il gol dei padroni di casa con Beauvue su calcio di rigore. Grazie a questo successo la Fiorentina conquista, dopo la qualificazione, anche il primo posto nel girone.
Piero Scognamiglio