NAPOLI – Grande fervore a Palazzo Zevallos Stigliano, vero e proprio tesoro nel pieno centro della città di Napoli lungo la cinquecentesca via Toledo, che fino al prossimo 16 gennaio ospiterà la mostra “Tanzio da Varallo incontra Caravaggio – Pittura a Napoli nel primo Seicento”. Dopo il grande successo del primo weekend con il record di 3500 visitatori, quando la mostra aveva ingresso gratuito, l’afflusso si è mantenuto alto anche nei giorni successivi e a distanza di circa un mese dall’apertura l’interesse del pubblico è ancora molto alto, così come quello della stampa nazionale che ha dato all’esposizione grande rilievo in più di un’occasione. Ed è con queste premesse che la storica associazione di guide turistiche Quovadisnapoli si muoverà alla volta di palazzo Zevallos il prossimo 29 novembre alle 10:30, un’occasione da non perdere per riscoprire la pittura partenopea del primo Seicento e per guardare con occhi nuovi la nostra Napoli, una città capitale dell’arte e crocevia di molteplici linguaggi culturali. Si potrà ripercorrere il cammino di uno dei più originali seguaci di Caravaggio, Antonio D’Errico, detto appunto Tanzio da Varallo, che lasciò in età giovanile la nativa Valsesia per viaggiare verso Roma e Napoli. Lungo la sua strada l’incontro con l’arte inquieta e fatale del Merisi, che nei primi anni del Seicento soggiornò a lungo in città partecipando al rilancio della pittura napoletana ed influenzando fortemente coloro che lo hanno seguito. La mostra presenta dunque un’interessante carrellata di opere che illustrano la maturazione artistica di questo pittore che, seppur giudicato “minore”, non manca di originalità e forte personalità con cui reinterpreta i motivi dell’universo caravaggesco. A palazzo Zevallos Stigliano saranno in mostra circa trenta opere in totale: oltre a quelle del Tanzio sarà infatti possibile conoscere anche quelle di molti altri artisti presenti nel viceregno spagnolo nel medesimo periodo, tutti grandi nomi che si sono confrontati in un modo o nell’altro con la pittura del Caravaggio, di cui proprio a palazzo sarà possibile ammirare l’ultimo immortale capolavoro rappresentato dal “Martirio di sant’Orsola”, uno splendido olio su tela realizzato poco prima della sua morte.
Melissa De Pasquale