NAPOLI – Si affaccia a ovest sull’Oceano Pacifico e a est sul golfo dell’Honduras, suggestiva insenatura del Mar dei Caraibi. Le origini etimologiche del suo nome non sono ben chiare, forse derivano dalla lingua nahuatl, quella degli Aztechi discesi dal Messico alla sua conquista. È l’affascinante Guatemala, che significherebbe “paese dai tanti santi”, riferito analogicamente ai numerosi alberi delle foreste tropicali, continuazione delle piane dello Yucatan.
Ebbene, niente potrebbe essere più stimolante di un viaggio virtuale per i curiosi esploratori di questo paradiso naturale, nonché della sua interessante storia partendo dall’epoca pre-colombiana, terminata nel 1521 d.C. , fino agli accordi di pace degli anni ‘90,che però purtroppo non hanno cambiato le sorti di uno dei paesi latinoamericani dove le differenze sociali e culturali sono più accentuate.
Non stupisce dunque i conoscitori e frequentatori dell’ Istituto Cervantes di via Nazario Sauro che mercoledì 17 dicembre sia proprio questo il tema, nell’ambito del programma “Guatemala, corazòn del mundo maya”, di una giornata dedicata all’incantevole controverso Paese dell’America centrale.
L’evento nasce grazie alla collaborazione dell’Ambasciata del Guatemala in Italia, del Consolato Onorario del Guatemala a Napoli, PACIT- Programa de agregados comerciales inversiones y turismo e INGUAT- Instituto Guatemalteco de Turismo.
Dalle ore 17 si terrà la conferenza “Guatemala destinazione turistica”, cui parteciperà anche la direttrice dell’Istituto Luisa Castro, a cura di Nelson Rafael Olivero, Primo Segretario e Console di Guatemala.
Susciteranno particolare interesse nel pubblico le suggestive immagini di uno dei maggiori professionisti campani della fotografia, Emanuele Di Cesare.
Inoltre verrà proiettato un video che offrirà una panoramica dei luoghi turistici e archeologici, delle spiagge, della città coloniale Antigua Guatemala e della moderna capitale Ciudad del Guatemala.
Un viaggio imperdibile dunque quello proposto dall’Istituto Cervantes che invita tutti gli appassionati esploratori alla diretta conoscenza di un Paese che unisce il piacere della natura incontaminata al fascino di una civiltà antichissima: dalle antiche rovine di Tikal, tra i più sacri luoghi dell’America, al lago Atitan, dai grandi vulcani ai magici riti maya-cattolici di Chichicastenango.
Informazioni utili a coloro volessero soggiornare in Guatemala saranno gentilmente fornite durante la conferenza, alla quale seguirà una degustazione di prodotti tipici, deliziosamente preparati dagli chef Evelyn Ventura e Mario Cortez Toledo: frivole (fagioli neri), guaca mole, chuchitos, chile con carne, il tutto accompagnato con rum Zacapa Centenario.
Inebrieranno i sensi del sensibile pubblico presente all’incontro, le coinvolgenti note della musica guatemalteca. Ancora non mancherà di emozionare la visione della mostra “Espiritu Maya, Guatemala tra misticismo e tradizioni”, curata dal fotografo romano Luca Rinaldini, autore di numerosi viaggi di ricerca in Asia, Africa e Americhe.
L’esposizione comprende ben 55 fotografie di diversa dimensione a colori e in bianco e nero che ritraggono un mondo naturale, spirituale e umano. Un mondo sempre più raro in Occidente, tra sacro e profano, bellezza e fatica, fasti e povertà.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Nina Panariello