L’astrologia, antica scienza umana mai scesa al basso rango di occultismo deleterio, ha accompagnato lo sviluppo delle grandi civiltà della Terra da tempi remoti.
Se ne hanno notizie in Cina dal 5000 a.C., in Sumeria dal 3000 a. C., nel mondo precolombiano dei Maya, Aztechi, Incas, tra i Celti d’Europa e nella sacra India sin dal 5000 a. C.
Secondo i testi fondamentali delle antiche religioni, l’astrologia è l’antenata dell’astronomia così come l’alchimia lo è della chimica, filosofia e matematica, nonché della filosofia spirituale. Allo stesso modo in cui la magia naturale fu la madre scientifica della fisica, o dell’algebra, fonte della moderna matematica.
L’astrologia è una scienza seguita tutt’oggi sia da gente comune che da papi, imperatori, re, politici e capi di stato, giornalisti, navigatori.
Una scienza che fu coltivata da sacerdoti antichi e monaci cattolici, soprattutto della tradizione toscana ed umbra, che redigevano lunari agrari e quadri astrali personalizzati e oroscopi, studiando l’influenza degli astri, del sole e in particolar modo della luna, con i suoi misteriosi collegamenti con il ciclo mestruale femminile, scindendo tale scienza da ogni dottrina di basso occultismo.
In Italia lo studio serio e professionale è stato seguito dall’associazione nazionale del CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche), fondata a Torino nel 1971 da un editore e astrologo italiano di grande rilievo, Vincenzo Capone.
La CIDA ha sede a Bologna ed è presente su tutto il territorio. Segue i sistemi scientifici e culturali della grande scuola francese e delle tradizioni storiche dell’astrologia inglese e tedesca.
Un giovane astrologo campano, Alphonse, discendente diretto di antichi studiosi della scuola francese, lo scorso 21 dicembre, si trovava nei pressi di Villa Lebano di Trecase in provincia di Napoli con le ricercatrici Carmela, Angela e Licia di Cava de’ Tirreni.
Insieme cominciarono a discutere sulle verità astrologiche del solstizio d’inverno che cade proprio il 21 dicembre, diverse in tutti i settori di vita e che influiranno segno per segno sulle persone e lo svolgimento della loro vita nel prossimo 2015.
Quasi ispirato dalla vicinanza della Villa, Alphonse dissertò a lungo, affascinando le giovani studiose.
Villa Lebano fu fucina di studi alchemici, filosofici e astrologici tra il 1862 e il 1910 era provvista di una ricchissima biblioteca. I preziosi raccolti dall’avvocato Lebano annoveravano 300 volumi rarissimi e 52 manoscritti cifrati di astrologia azteca, cinese, dei Caldei Sumeri, tavole astrologiche di Aztlan, manoscritti delle Sibille cumane dal 1250 a.C. al 385 d. C., i 7 quaderni di Cagliostro, i 7 libri originali della “Maria” di Kremmerz, i 7 libri del Sacerdozio e dell’Iniziatura, i libri Atrali di Fert o del pianeta rosso, Marte …
Questo piccolo patrimonio culturale di libri e manoscritti antichi fu “trapiantato” ad allievi e allieve fedeli ad unicum signes nel 2007, gli ultimi discepoli di Giustiniano Lebano, lontani da qualsiasi ordine, scuole, confraternite.
L’insieme, detto lebaniano o Osirideo, di libri e reperti fotografici, un paio occhiali, forbici, penna, sigillo timbro, anello rituale dell’antico proprietario sono tuttora custoditi da giovani fedeli.
Michele Di Iorio