La cervicalgia o dolore cervicale può essere determinato da varie cause. È una patologia alquanto diffusa che colpisce varie fasce di età e persone sia di sesso maschile che femminile.
La causa più comune fra i 30 ed i 45 anni è il vizio di postura dovuto a particolari attività lavorative o ricreative, che comportano atteggiamenti del collo in posizioni non fisiologiche per un certo lasso di tempo.
Ad esempio molte ore di guida o molte ore passate avanti alla TV o al computer possono determinare un atteggiamento obbligato del rachide cervicale che ne altera la biomeccanica.
Il Rachide o Colonna Vertebrale visto di lato presenta quattro curvature fisiologiche che servono a rendere elastica la struttura equindi ammortizzarne i traumi. A livello cervicale il rachide presenta una curva a convessità anteriore detta lordosi, che viene appiattita quando il collo viene raddirizzato a causa di contratture muscolari che rendono rigida la “cervicale”.
Quando lo spianamento della lordosi diventa un vizio stabile, tutte le forze di carico e le sollecitazioni si scaricano sui dischi intervertebrali, quei piccoli ammortizzatori fibroelastici posti fra una vertebra e l’altra. Queste strutture un po’ alla volta cedono sporgendo posteriormente verso il midollo spinale e le radici nervose, dapprima con piccole protrusioni discali, che possono aumentare fino a divertare ernie discali.
Le radici nervose cervicali si irradiano verso gli arti superiori e quando vengono irritate possono dare dolori lungo le braccia, le cosiddette cervico-brachialgie. Quando si verificano compressioni serie si può avere il blocco degli impulso sensitivi e motori dei nervi, con formicolii (parestesie) e paralisi muscolari.
Quindi è facile comprendere come sia importante prevenire questo stadio della malattia che talvolta diventa irreversibile e richiede interventi chirurgici invasivi e pericolosi poiché si va ad operare vicino a strutture nervose come midollo spinale e radici.
Il primo passo verso una corretta diagnosi è una visita ortopedica, che attraverso alcune manovre e la valutazione dei riflessi con il martelletto fa capire allo specialista il tipo ed il grado di patologia.
Di fronte al semplice difetto posturale sarà sufficiente una cura di medicinali miorilassanti, ed antinfiammatori abbinata a fisioterapie e ginnastica di riequilibrio posturale. In questo caso come supporto diagnostico è sufficiente una radiografia.
Quando viceversa cominciano a comparire sintomi e segni di compromissione dei nervi è necessario effettuare una Risonanza Magnetica Nucleare ( R.M.N.) ed alle cure descritte in precedenza vanno aggiunti integratori per rivitalizzare i nervi e tutori atti a scaricare le forze negative sulla colonna cervicale (collare).
Di fronte al persistere dei sintomi si può intervenire con infiltrazioni locali di farmaci anche di tipo omeopatico o ossigeno-ozono-terapia, fino alla necessità di intervenire chirurgicamente con le diverse tecniche, oggi la chirurgia mini-invasiva può evitare gli interventi a cielo aperto che comportano altissimi rischi.
Ancora una volta è facile comprendere quanto sia importante la prevenzione, attraverso un sano e corretto stile di vita, basato sull’educazione posturale ed una adeguata attività fisica, ed ai primi sintomi consultare lo specialista per bloccare la patologia sul nascere.
Antonio Vitale
(I disegni anatomici sono del dottor Antonio Vitale specialista in ortopedia)