La Città di Portici, cuore del Miglio d’Oro con la Reggia borbonica e le magnifiche Ville Vesuviane, ha il vanto di aver ospitato papi, grandi personalità e celebri letterati. Ha dato anche i natali a famiglie illustri, come i Petriccione, conti di Vadi.
L’elenco ufficiale nobiliario italiano riconosce ai Petriccione la contea di Vadi per successione dei Sambiase Sanseverino di San Donato dal 1922 sotto re Vittorio Emanuele III nell’enciclopedia di araldica Mondo massonico e martinista di Napoli.
L’ultimo conte di Vada fu il professor Luigi Petriccione, detto figlio di Geber o Luigi II o Caliel nel mondo iniziatico ermetico ufficiale italiano.
Nacque a Napoli il 23 luglio del 1928 da Edoardo. Studiò al Real Ginnassio Garibaldi di via Sant’Alfonso de’ Liguori, all’angolo di piazza Carlo III. Nel 1943 a causa dei continui bombardamenti sulla Città si rifugiò con la famiglia nei poderi di Lecce in puglia.
Nel 1945 conseguì la maturità classica al Real liceo Umberto I e nel ‘46 s’iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II, laureandosi a pieni voti nel ’49.
Divenne dunque docente di Diritto nella scuola statale di Ragioneria di Foggia e strinse amicizia con il professor Carlo Gentile, venerabile della loggia locale Intelletto e Amore, entrando così nella massoneria italiana di rito scozzese.
Luigi Petriccione s’iscrisse ai corsi di filosofia rosacruciana della sezione italiana di Oceanside nel 1953 con Olga Faella. Si trasferì a Lucca, dove insegnò Diritto e Economia Politica all’Istituto per Ragioneri. Nel ‘58 si laureò in Lettere e Filosofia all’Università degli Studi La Normale di Pisa. Nel 1959 prese a frequentare i corsi di studi kremmerziani di Alfonso Del Guercio di Firenze.
Dal 1960 insegnò a Roma dove strinse legami con i seguaci di Kremmerziani del gruppo di Domenico Lombardi e di Vinci Verginelli, ma non ne fece parte.
Rientrato a Lucca nel ‘68 divenne amico del giornalista e scrittore nonché vescovo gnostico fiorentino Loris Carlesi. Lo stesso giovane Luigi Petricicone divenne presbitero di Lucca l’anno successivo.
Petriccione ogni estate tornava a Portici, recandosi spesso a Cappella Sansevero, dedicandosi a studi e pubblicazioni famose di lata magia, alchimia, teurgia, kabbala, gnosi,astrologia, spagiria. Frequentava martinisti, gnostici e kremmeriziani pugliei e napoletani, in particolare il massone Vincenzo Gigante e il medico Cuccurullo genero di Giustiniano Lebano.
A Lucca incontrò il ragionier Brunelli detto Nebo, alto dignitario della massoneria, della teosofia e martinismo. A Firenze seguiva Carlesi, che intanto da vescovo nel ‘72 stato promosso primate nazionale della ecclesia gnostica italiana. In quello stesso anno Carlesi lo consacrò episcopo gnostico di Lucca, con il nome iniziatico di Tau Chisognos e celebrò il suo matrimonio con donna Ida Giordano duchessa di Oratino, di antica famiglia di origini romane trapiantata in Sicilia.
Negli anni tra 1964 e 1976 Luigi Petriccione scrisse articoli giornalistici, tavole di studio, saggi, libri, opuscoli di tutto lo scibile di filosofia ermetica. Nel 1974 ottenne la cattedra di Lettere e Filosofia all’Istituto magistrale di Petralia Sottana in provincia di Palermo, dove venne ricevuto magnificamente dal patriziato locale.
Al suo nucleo dell’Ordine della Rosacroce d’Oro fondato nella sua villa di Nozzano in provincia di Lucca in tosca l 23 settembre 1973 aderirono spesso molti soci onorifici illustri, molti iscritti del giornale gnostico Conoscenza di Firenze e Acta Gnostica di Ravenna, il fior fiore dell’intelligentzia italiana ermetica legata al giornale Arcani di Torino, al Giornale dei Misteri di Firenze, al gruppo Istituto di Parapsicologia di Napoli del professor De Simone, di Angelo Ferrara di Napoli, il gruppo martinista Il silentium nato nel 1951 a Roma nel palazzo romano dei principi Antici, parenti di un giacomo, oltre il gruppo dei Dioscuri, letterati di Messina, Roma e Napoli.
Nel 1977 a Nozzano nella villa Petriccione si tenne alla presenza di una ventina di delegati italiani e francesi una conferenza federativa di tutte le fratellanze ermetiche occidentali legati in amicizia all’Ordine Rosacroce d’Oro di canone di Iv grado supremo martinista del Caliel, concesso da Brunelli. Io stesso fui presentato come giovanissimo studioso di filosofia specializzato in studi desangriani e lebaniani, poi un decennio dopo iscritto nella prestigiosa societa teosofica italiana, nell’ecclesia gnostica, nell’Ordine martinista d’Itia e dei Templari …
In questa sede fu presentato ufficialmente il sacramentario segreto operativo di Luigi Petriccione,che fu insignito del 33esimo grado della massoneria scozzese.
Questo testo è tra le sue migliori opere filosofiche e alchemiche ed è famoso in tutto il mondo occidentale ermetico iniziatico come un sunto operativo parziale dell’opera Arcana arcanorum, il più misterioso nodo filosofico di Napoli.
Un altro grande congresso di tutte le federazioni ermetiche fraterne legate alla Rosacroce d’Oro Italiana di Caliel si tenne a Cuma dal 2 al 18 agosto 1986 al ristorante Anfiteatro cumano. Furono presenti 22 delegazioni provenienti da tutta Italia, da Parigi, Nizza, Calais e Tolone. Vi partecipò anche Luigi Petriccione, fermandosi al rientro da una gioiosa visita ai suoi amici ed allievi in Puglia e in Sicilia.
Luigi Petriccione moriva nella sua splendida villa di Nozzano San Pietro (Lucca) il 29 marzo1995.
I funerali furono celebrati in forma privata alla presenza dei familiari e di pochi fedelissimi allievi.
Tanti fiori, telegrammi da tutto il mondo per il professor Luigi, detto Caliel, che ebbe il coraggio non solo di studiare ma di insegnare con gioia i precetti della filosofia ermetica occidentale a migliaia di giovani con ottimismo e con un sorriso sulle labbra, in linea con la scuola di Atene e con il suo amore inestinguibile per Napoli e soprattutto per Portici ..
Michele Di Iorio