Il 2 giugno 1743 nacque a Palermo don Giuseppe Balsamo, detto poi Cagliostro, figlio del mercante Pietro e della nobile di piccolo lignaggio Felicita Bracconieri.
Il nostro Giuseppe apparteneva al ramo cadetto di questa nobilissima famiglia siciliana originaria di Messina. Venne al mondo sotto il segno dei Gemelli alle ore 11.08 a.m. con ascendente in Vergine. Saturno e Giove si trovavano in cuspide nella Prima Casa alla presenza di Marte. Questa particolare posizione astrologica della sua nascita lo dotò di personalità volitiva e carismatica. Inoltre la luna in Bilancia e Mercurio e Venere in Cancro lo resero piacevole, raffinato e socievole, capace di farsi amare e di sedurre donne e folle.
Giuseppe Balsamo venne educato al seminario vescovile di Palermo dal 1756 e poi al convento dei Fatebenefratelli fino al 1758. In seguito soggiornò a Messina a casa di parenti fino al 1763. Qui incontrò il cavaliere di Malta e massone Luigi Tomaso d’Aquino, cadetto dei principi di Caramanico, che divenne suo protettore. Da lui venne istruito sui principi ermetici.
Nel 1766 Balsamo seguì il d’Aquino a Napoli, dove incontrò il principe Raimondo de Sangro. Poi seguì il suo protettore, dal nome iniziatico di Altotas, a Malta, ben accolto dal Gran Maestro dei Cavalieri, di cui aveva avuto esponenti tra le sue nobili ascendenze. Infatti ottenne lettere di presentazione per la Commenda di Roma, ove nel 1768 conobbe e sposò la bella Lorenza Feliciani.
Insieme girarono per il mondo, visitando Francia, Belgio, Spagna e naturalmente Italia. Cagliostro rientrò a Napoli nel 1773 per la morte del suo maestro Altotas.
Tre anni dopo, tra alterne vicende, si trasferì a Londra dove venne iniziato alla loggia massonica Esperance. Prese dunque il nome iniziatico di conte di Cagliostro. Viaggiò ancora fermandosi in Olanda e Belgio, operando come tamauturgo e guaritore, doti per cui divenne famoso.
A Venezia nel 1779 fu iniziato alla fratellanza dei Rosacroce d’Oro. Quindi si diresse in Polonia e Russia. Poi tornò a Napoli nell’ottobre 1783.
Tornato in Francia nel 1785 per il congresso massonico de Filateti di Parigi, non venne accettato. Arrestato, fu rinchiuso alla Bastiglia accusato di aver fatto parte dell’affaire della sparizione della collana di diamanti della regina Maria Antonietta, ma ci fu quasi una sollevazione da parte del popolo che spinse le autorità a liberarlo nel 1786.
Cagliostro continuò a girovagare tra successi e incomprensioni per l’Europa. Giunse nuovamente in Italia. Tra il novembre 1788 e l’aprile 1789 su invito di nobili ed ecclesiastici – come il conte Gastone Rezzonico, alto dignitario del duca di Parma – si recò a Rovereto e Venezia. Infine a Roma, dove viene arrestato dalle milizie del Papa con l’accusa di diffondere idee massoniche e rinchiuso in Castel Sant’Angelo.
Il cielo astrologico di Giuseppe Balsamo da quel momento fu sempre più nefasto: condannato all’ergastolo il 20 aprile del 1791 venne trasferito nella Fortezza di San Leo nelle Marche.
Erano gli anni della rivoluzione francese. Il generale Napoleone Bonaparte, devoto a Cagliostro, premeva sulle frontiere del Piemonte. Qualcuno temette che lo avrebbe liberato.
Cagliostro, personaggio controverso ma soprattutto scomodo, veniva bastonato in continuazione nel carcere papalino. Abbandonato persino dalla moglie Lorenza, divenuta anzi la sua principale accusatrice, cadde in una crisi di sconforto e si lasciò morire, forse … Era il 28 agosto del 1975
Michele Di Iorio