NAPOLI – Il testo del libro-ricerca “Urbs sanguinum” di Carmine Maturo e Lucia Malafronte è stato trasposto in partitura teatrale e messo in scena con la regia cura di Guido Liotti domenica 27 settembre nel cortile della Biblioteca di San Domenico Maggiore.
I testi e l’adattamento teatrale del Libro Urbs Sanguinum sono di Giuseppina dell’Aria e Guido Liotti.
Uno spettacolo originalissima espressione di un mix di prosa, teatrodanza, canzoni e musica dal vivo rappresentato nella suggestiva cornice del chiostro del complesso monumentale che sorge nel cuore di Napoli.
L’organizzazione dello spettacolo è stata curata da “Lo Sguardo che trasforma, Associazione Palazzo Venezia e Legambiente/Neapolis 2000”.
Le performances teatrali sono state eseguite dagli attori e danzatrici Roberto Cervone, Carolina D’alterio, Ida Lauropoli, Guido Liotti, Nunzia Loffredo, Ambra Marcozzi, Mario Migliaccio, Anita Pavone, Milena Pugliese, Anna Ragucci.
Le coreografie sono state curate da Francesco Casale ed Ambra Marcozzi. Le suggestioni visive sono state programmate da Arash Radpour.
Ai vari brani recitati e danzati si sono alternate performance musicali eseguite dal vivo con chitarra, violino e voce, originali composizioni di Giovanna Panza che ha anche cantato con la sua melodiosa voce. L’adattamento musicale è stato curato da Edo Puccini e Pasquale Nocerino.
Lo spettacolo racconta l’Urbs Sanguinum, ovvero la Città dei Sangui. Napoli cosi fu definita nel 1632 da un osservatore dell’epoca rimasto attonito di fronte alle tremila reliquie di martiri cristiani gelosamente custodite in città nel chiuso dei conventi o delle dimore private.
Sebbene il miracolo dello scioglimento del sangue abbia finito con l’identificarsi con San Gennaro, tanti altri Santi compivano e tutt’ora compiono il prodigio. Infatti esistono numerose reliquie con le ampolle contenenti il sangue di santi e beati che periodicamente si liquefano, prodigi che esaltano la religiosità dei fedeli. Certamente questi riti miracolosi non sono famosi e seguiti come la liquefazione del sangue del santo Patrono, ma il miracolo a Napoli avviene anche con i sangui di San Giovanni Battista, Santa Patrizia, San Pantaleone, Sant’Andrea di Avellino e moltissimi altri Santi.
Una serata suggestiva per l’argomento trattato, per la formulazione scenica, teatrale, coreografica e musicale che hanno riempito lo spazio del chiostro di San Domenico Maggiore ed il tempo degli appassionati che sono intervenuti.
Antonio Vitale