“Le scuole superiori dovevano riaprire a dicembre, si è fatto un enorme lavoro con i prefetti che sono stati eccezionali. Il problema non è più il trasporto, il governo ha lavorato affinchè al scuola ripartisse in sicurezza.
Ci sono tutte le condizioni per riportare gli studenti a scuola l’11 gennaio”, ha detto la ministra Lucia Azzolina a Rai News 24. La scuola “è vita, amicizia, sorrisi, emozioni: il ritorno a scuola l’11 porrà fine a una serie di criticità. I ragazzi vogliono tornare a scuola, ce lo stanno gridando, hanno il diritto di tornare; non può essere la politica e neppure la pandemia a sottrarre loro tutto questo”, ha aggiunto.
“Non penso sulla scuola ci possa essere una battaglia politica – dice Azzolina -, la scuola è il futuro del paese, è il volano, questo deve tornare ad essere un paese per i giovani che ci porteranno fuori dalla crisi attraverso la scuola; dobbiamo dare ai giovani le competenze”.
La ministra ha quindi ribadito: “Se si hanno contagi altissimi posso anche capire, ma allora se si chiude la scuola si deve chiudere tutto il resto, anzi la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere. Se i contagi non sono alti, e ne abbiamo territori così, la scuola deve restare aperta: decisioni diverse non sarebbero comprese; la scuola ha un ruolo fondamentale, parliamo del futuro delle giovani generazioni che devono essere nel cuore delle istituzioni”.
Le scuole dell’infanzia elementari e medie riapriranno in tutta Italia – con pochissime eccezioni – in presenza il 7 gennaio. Lo stesso giorno riapriranno in presenza, per metà degli alunni, anche le scuole superiori in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta. Nel Lazio, Toscana ed Emilia Romagna le scuole superiori riapriranno al 50% della presenza l’11 gennaio. Le altre Regioni vanno in ordine sparso.
Questo il quadro nel dettaglio:
* Trentino Alto Adige – gli studenti rientreranno a scuola in presenza al 50% il prossimo 7 gennaio.
* Valle d’Aosta – è pronta ad aprire le scuole superiori il 7 gennaio, assicura Luciano Caveri, assessore all’istruzione della regione alpina.
* Piemonte – studenti delle scuole superiori torneranno il classe il 18 gennaio “compatibilmente con l’andamento dell’epidemia”. Elementari e medie in presenza dal 7 gennaio.
* Liguria – situazione fluida il governatore Toti nelle prossime ore renderà nota la decisione della Regione sull’apertura di tutte le scuole.
* Lombardia – è pronta alla riapertura delle scuole, con i piani realizzati dalle prefetture, che riguardano anche i trasporti, tutti definiti. Però, spiegano dalla regione, il buon senso impone di capire cosa succederà nei prossimi giorni.
* Friuli Venezia Giulia – il governatore Massimiliano Fedriga ha firmato l’ordinanza che sarà in vigore dal 7 al 31 gennaio in base alla quale l’attività didattica delle scuole secondarie di secondo grado sarà svolta in Ddi, didattica digitale integrata.
* Veneto – prosegue la chiusura delle scuole superiori fino al 31 gennaio.
* Emilia Romagna – il 7 gennaio riprenderanno le lezioni a scuola per elementari e medie, l’11 gennaio per i ragazzi delle superiori al 50%: questo l’orientamento che verrà confermato nelle prossime ore quando è prevista una riunione di giunta.
* Toscana – le scuole superiori riprenderanno le lezioni in presenza l’11 gennaio. Già il 7 in classe tutti gli altri.
* Marche – la didattica a distanza proseguirà al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, fino al 31 gennaio. Lo ha deciso la Giunta. * Lazio – come in Emilia Romagna si riprendono il 7 le lezioni in presenza per elementari e medie, l’11 (ma dal 7 riprendono le lezioni con la dad) in presenza per le superiori.
* Abruzzo e Molise – il 7 gennaio torneranno a svolgere la didattica in presenza tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria, della secondaria di primo grado e dall’11 il 50% degli studenti delle superiori fino ad arrivare al 75% dal 16 gennaio.
* Campania – riapriranno lunedì 11 gennaio per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria, esattamente com’era prima della chiusura per la pausa natalizia. A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.
* Calabria – Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio e tutte le altre, di ogni ordine e grado, fino a 15. Lo ha deciso il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì con un’ordinanza. L’attività proseguirà con la didattica a distanza. Resta fatta salva l’attività didattica ed educativa per i servizi per l’infanzia e per la scuola dell’infanzia, che continua a svolgersi in presenza, e resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso di laboratori o per “mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.
* Puglia – “In Puglia le scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie alle superiori, saranno in Ddi, Didattica digitale integrata, sino a venerdì 15 gennaio 2021. Questa scelta si fonda su ragioni epidemiologiche e di mitigazione del rischio di contagio. L’evoluzione della curva dei contagi e dell’indice Rt non è chiara. Non sappiamo ancora quali effetti sui contagi ci sono dopo il periodo festivo”. Lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha firmato poco fa un’ordinanza regionale.
* Sicilia – la scuola si prepara per la riapertura il 7 o l’8 gennaio (le date stabilite nel calendario regionale a inizio anno), con le superiori eventualmente al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%.
* Sardegna – la Regione sta valutando in queste ore un ritorno in classe per le superiori, sempre nel rispetto del 50% degli studenti in presenza, non prima del 15, ma cadendo di venerdì è ipotizzabile lunedì 18. C’è anche una ipotesi che arriva fino al 1 febbraio. Tutti gli altri rientreranno a scuola il 7 gennaio.