L’angolo del diritto: lo smarrimento dei bagagli

iustitiaIl signor Rossi aveva deciso di trascorrere una settimana di vacanze e di visita ai musei a Roma. Aveva preso l’aereo da Milano e, una volta atterrato ed entrato in aeroporto, si mise pazientemente in attesa del suo turno nella zona adibita alla restituzione dei bagagli. Passò un’ora intera ad aspettare, mentre le valigie degli altri passeggeri man mano arrivavano, ma la sua non c’era.
Prolungò l’attesa per tutto il tempo necessario, ma la sua preoccupazione aumentava man mano …. Una volta terminata la distribuzione dei bagagli, si rese conto di aver smarrito la sua valigia. A quel punto il signor Rossi, spazientito, decise di protestare piuttosto che rimanere inerte.
Si recò al check-in, poi incominciò a lamentarsi con gli addetti, e nella più cupa disperazione, cominciò ad andare in giro per i bar, i negozi, facendo domande, sperando che la sua valigia venisse trovata o che qualcuno gli potesse dire qualcosa, ma senza molta fortuna.
Se malauguratamente vi dovesse mai capitare qualcosa di simile, vediamo cosa è possibile fare per non ritrovarvi senza valigia e senza risarcimento, come nel caso del signor Rossi.
Il passeggero deve prima di tutto effettuare denunzia di smarrimento presso l’Ufficio Oggetti Smarriti dell’aeroporto al cosiddetto ufficio ”Lost and found”, dove poi deve compilare il modulo P.I.R. (Property Irregular Report). Di poi, deve conservare il biglietto aereo – dove sono indicati sai l’aeroporto di partenza che quello di arrivo – o, se la prenotazione è stata fatta su internet, il codice di prenotazione del volo.
Quindi deve conservare il talloncino adesivo che reca impresso il numero di identificazione del bagaglio, che al momento dell’imbarco viene munito di analogo contrassegno.
Se poi nelle valigie avesse aggiunto oggetti comprati in viaggio, deve conservare gli originali degli scontrini da esibire successivamente. Lo stesso dicasi per tutti gli oggetti che in seguito potrebbe essere costretto ad acquistare a causa dello smarrimento delle valigie.
Se il bagaglio viene riconsegnato entro i 21 giorni successivi, nulla questio, nessun problema. Ma se ciò non accade, allora è necessario presentare una richiesta di risarcimento, tenendo presente che vi è un termine di prescrizione di due anni.
Per l’entità del risarcimento si dovrà poi distinguere se la compagnia – quasi tutte – abbia aderito alla Convenzione di Montreal del 1999, per cui si avrà diritto ad una somma di 1.164 euro, sempre che il bagaglio sia stato registrato. Se però la compagnia aerea non vi ha aderito in tal caso si applica la Convenzione di Varsavia.
Secondo tale Convenzione al passeggero viene corrisposta la somma di 20 dollari per ogni kg di peso per i bagagli registrati e la somma di 400 dollari per quelli non registrati. Ma, considerando che all’imbarco tutti i bagagli vengono registrati come aventi 20 kg di peso, il risarcimento – salvo difficili dimostrazioni in senso contrario – è pari all’incirca ad 800 euro.
In ogni caso si ricorda che è importantissimo allegare alla richiesta di risarcimento copia del biglietto aereo, il talloncino di identificazione dei bagagli, la denuncia all’ufficio bagagli smarriti insieme ad un inventario completo dei beni presenti nella valigia.

 Avvocato Luigi Marchitto