SORRENTO – ABIO (Associazione per il Bambino in Ospedale” ONLUS, ha festeggiato recentemente il traguardo della X edizione della Giornata Nazionale “perAmore, perABIO”, in cui in 150 città d’Italia si sono raccolti fondi da destinare ai volontari ABIO e regalare un sorriso ai bambini in ospedale.
Per celebrare l’anniversario, Carlo Alfaro, Donatella Abate e Marianna D’Alessio, rispettivamente referente medico, presidente e segretaria di ABIO Castellammare di Stabia, hanno pensato ad una iniziativa unica: uno spettacolo teatrale per le famiglie e i bambini, che si è tenuto domenica 28 settembre al Teatro Sant’Antonino della Cattedrale di Sorrento: “É così che va … affreschi dei nostri tempi in movimento di corpi e voci”, per la regia di Raffaella Pandolfi, con testi teatrali di Rossella Castellano e Luigi Parlato, coreografie e laboratorio teatrale a cura del “Dance Studio” di Raffaella Pandolfi.
«ABIO – spiega Donatella Abate- è stata fondata a Milano nel 1978 per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale. I volontari ABIO si occupano di sostenere e accogliere, in collaborazione con medici e operatori sanitari, bambini e famiglie che entrano in contatto con la struttura ospedaliera.
Fondazione ABIO Italia ONLUS coordina e promuove l’attività delle 68 Associazioni ABIO che con i loro 5.000 volontari, in tutta Italia, offrono un valido e costante supporto ai bambini e alle loro famiglie».
«Ogni anno ABIO realizza in Italia – aggiunge Marianna D’Alessio – 600.000 ore di servizio di volontariato presso le pediatrie ospedaliere, 500 ore di formazione ed aggiornamento dei volontari, costante fornitura di materiale ludico-ricreativo in tutti i reparti.
Tutti gli anni numerosi aspiranti volontari partecipano ai corsi di formazione organizzati in tutta Italia. I volontari quotidianamente offrono il loro sorriso ai bambini e agli adolescenti in ospedale e sono di supporto ai genitori che li accompagnano in questo difficile momento».
«Grazie all’impegno quotidiano, all’entusiasmo e alla creatività dei volontari- conclude il dottor Carlo Alfaro – i reparti pediatrici diventano ambienti dove trovano spazio il gioco, l’allegria , i colori. I volontari ABIO, che fanno del sorriso la loro bandiera (il motto è: Un volontario ABIO sa come far sorridere un bambino).
Solidarietà, disponibilità, impegno, buona educazione, serietà, equilibrio, fantasia le loro armi, svolgono numerose funzioni finalizzate alla promozione del benessere dei pazienti e dell’ospedale stesso. Si accoglie il bambino al momento del ricovero e si facilita il suo inserimento in reparto; lo si intrattiene con giochi e attività adatti alla sua età e situazione, valorizzandone la parte sana; lo si assiste durante le visite mediche e le terapie, preparandolo, intrattenendolo e distraendolo; abbelliscono le strutture del reparto con decorazioni, arredi, pupazzi, disegni per renderle più accoglienti e colorate; permettono ai genitori di distrarsi o assentarsi momentaneamente; ascoltano i problemi e le ansie dei genitori, li sostengono, li consigliano, li guidano, li informano.
Ma il ruolo precipuo dei volontari è stimolare e favorire il gioco del bambino ricoverato. Il gioco è l’attività per eccellenza dei bambini, con implicazioni fondamentali per il loro corretto sviluppo psico-emotivo. Giocare in ospedale è importante per diversi motivi: costituisce la continuità con la vita normale fuori dal reparto e quindi recupera la dimensione sana del bambino in un ambiente che ne sottolinea invece quella malata; consente di dar voce al subconscio, scaricando rabbia e frustrazioni, esteriorizzando timori, tensioni e paure, esprimendo sentimenti e desideri, difendendolo dall’angoscia e dall’ansia; permette di evadere con la fantasia dalla realtà e di distrarsi dalla sofferenza e dalla noia».