Resistenza Culturale al Salotto Scippa

assaggio fotoNAPOLI – Al confortevole salotto Letterario Antichità Scippa dopo circa un anno di inattività giovedì 9 aprile sono riprese le iniziative culturali con la presentazione del libro “Un Assaggio di Napoli” di Aldo Di Mauro.
Far entrare la cultura in un ambiente dove si fa commercio è stata una mia personale necessità, una forma di “Resistenza Culturale” all’imperante malacultura che invade da alcuni anni la nostra vita quotidiana.
Questo mio pensiero di Resistenza, che mi fa sentire come un “partigiano” povero di mezzi, isolato. ma con tanta voglia di non morire e di libertà,  è stato subito condiviso da tanti artisti napoletani. In particolare l’ho ritrovato nelle parole del libro di Aldo di Mauro, che con leggerezza ci ha regalato due ore di bellezza.
È stato come svegliarsi una mattina e trovare un invasore, e uniti, armati di bellezza, decisi tutti a scacciarlo via.

Una mattina mi son svegliato

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

una mattina mi son svegliato

e ho trovato l’invasor.

 

O partigiano portami via

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

o partigiano portami via

che mi sento di morir.

La libertà.
Ha tanti  significati ha la parola “libertà”. Tanti. Ma tutti i significati possibili hanno un unico denominatore comune: quel territorio  individuale e collettivo, oltre ogni confine imposto, dove si vive di bene e di bellezza.
In modo subdolo,  da più di vent’anni a questa parte, in Italia ci stanno facendo vivere una falsa libertà. Sempre più spesso le bruttezze sono spacciate per bellezze.
Una falsa libertà dove sono smantellati i valori e i falsi modelli sono  imposti come riferimenti “culturali” per le nuove generazioni. Modelli, e riferimenti  che tendono, il più delle volte non alla crescita dell’individuo ma ad anestetizzare le menti e omologare i comportamenti.
Questo in genere in Italia. A Napoli, oltre alla malacultura che coinvolge l’intera nazione, abbiamo un altro problema.
Napoli è una città che nell’immaginario collettivo mondiale non riesce a superare lo stereotipo e il luogo comune.
Nello stereotipo sguazzano e speculano molti di coloro i quali lavorano nel campo dell’immagine e della comunicazione, napoletani e non.  Cristallizzando e mitizzando quei modi essere che tristemente hanno reso famosa questa città nel mondo, facendoli diventare a loro volta anche falsi riferimenti culturali e linguistici.
Bruttezza spacciata per bellezza.
Alla serata, oltre all’autore che ci ha deliziato con un excursus sulla canzone e la poesia napoletana, sono intervenuti Vittoria Di Mauro, con la sua splendida voce, gli artisti Franco Gargia, che ha magistralmente interpretato ‘O vico di Viviani trasportando la nostra mente in uno degli spaccati della Napoli vera, del grande artista, l’attore Antonio Giorgio, che con la sua arte di fine dicitore ci ha letteralmente incantati, e dal pubblico l’ugola di Ilva Primavera ha impreziosito tanti momenti canori.
Ben vengano libri come “Un Assaggio di Napoli” di Aldo di Mauro, pretesti per opporsi alla bruttezza dilagante; per darvi un’idea di cosa parla il libro mi affido alle parole dell’autore, che nell’introduzione dice:
« […]Questo manuale nasce dalla “resistenza” a quanti mortificano quotidianamente la città di Napoli.
“Resistenza” alla criminalità,
“Resistenza” a chi non ha rispetto per il bene comune,
“Resistenza” alla prepotenza,
“Resistenza” all’inciviltà,
“Resistenza” alla corruzione,
“Resistenza” a queste tante negatività che hanno la loro radice nell’ignoranza.
Socrate ci ha insegnato che dall’ignoranza nasce il male, che è dovuto ad “ignoranza del bene”. […]»
 

E le genti che passeranno

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

e le genti che passeranno

mi diranno che bel fior

 

Questo è il fiore del partigiano

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

questo è il fiore del partigiano

morto per la libertà

(Foto by Francesco Bellofatto)

Mario Scippa