Vincenzo Sorrentino, cosplayer napoletano

war_VincenzoSorrentinoNAPOLI – Vincenzo Sorrentino, 25 anni, partenopeo. Laureato in biologia, continua a studiare per conseguire la laurea magistrale in “Riproduzione e Sviluppo” col sogno di lavorare nel campo della fecondazione assistita. Hobby: fare il cosplayer.
La sua grande passione l’ha recentemente portato a vincere il “Premio Speciale Comicon per il miglior costume”, con un travestimento da Ultron da Avengers 2. Lo Speaker ha avuto il piacere di intervistarlo.
Com’è nata la passione per il cosplaying?
Da sempre ho letto fumetti, ma in realtà non avevo mai pensato di impersonarne uno. Tutto è nato da una sfida iniziata proprio al Comicon di qualche anno fa, dove un mio amico elogiò un cosplay di Ironman, che a me personalmente non piaceva. Quindi esordii con la classica frase «Io posso fare meglio!»
Da lì una cosa tira l’altra, la presi come sfida personale e l’anno dopo (2014) vinsi il premio come miglior costume supereroistico al Comicon con il mioWar Machine (non contando gli altri premi vinti con questo costume). Da allora mi sono sempre più appassionato a questo mondo.
Cosa spinge un cosplayer a voler portare in vita un personaggio di fantasia?
Per me la spinta viene principalmente dalla voglia di evadere in maniera divertente e sicura dalla realtà quotidiana, che spesso non ci permette di viaggiare con la fantasia.
Ultron_ComiconL’edizione 2015 del Comicon ti ha visto vincitore per il miglior costume. Raccontaci questa esperienza.
Beh, che dire?!? Neanche io me ne sono reso conto finché non mi hanno chiamato sul palco per la premiazione, io sapevo di avere un buon costume – non lo nego – ma non avrei mai pensato di vincere il primo premio. Infatti credevo di concorrere solo per il miglior supereroe, e quando lo hanno conferito ad un altro cosplayer, ho pensato: «Amen, mi sono solo divertito». Invece sono caduto dalle nuvole quando ho sentito il mio nome! Perché in fondo gareggio per divertimento e anche per soddisfare il mio egocentrismo, poi se si vince… ben venga!
Realizzi da solo i tuoi costumi?
Sì, faccio tutto da solo dalla progettazione alla colorazione. Nell’elettronica e nelle luci, mi faccio aiutare da mio padre, perché lì ho ancora tanto da imparare
Cosa ti senti di consigliare agli altri cosplayer?
Nulla in particolare, solo che devono prendere questo “mestiere” con tanta passione e divertimento, con l’intento di accrescersi e conoscere gente, con un pizzico di sana competizione perché è giusto che ci sia, ma non con l’intento di schiacciare o annichilire gli altri.
Quali cosplay hai già interpretato e qual è stato il tuo preferito? Cos’hai in programma per il futuro?
Ad ora sono stati solo due: War Machine (da Ironman) e Ultron: li adoro entrambi ma War Machine, essendo stato il primo, ha un suo “angolo speciale”! Per il futuro posso solo dire, citando Jurassic World: «Più grande, più rumoroso … e con più denti!»
Diversi cosplayer hanno trasformato la loro passione in lavoro. Ci proverai anche tu?
La strada non è facile, per ora lo prendo come un bellissimo hobby, dato che ho come altro obiettivo lavorare nel campo della fecondazione assistita. Ovviamente, lascio aperte tutte le possibilità, e mi impegno in entrambe le cose. Incrociamo le dita e speriamo!

Maurizio Iengo